Quali diritti ha la moglie divorziata?

Continuano a restare determinati diritti, come quello di ottenere una quota del Tfr, la pensione di reversibilità, l'assegno di divorzio e, se accordato dal giudice al momento della separazione, il diritto di abitazione nell'ex casa coniugale.
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Cosa perde la moglie con il divorzio?

Con il divorzio si scioglie il fondo patrimoniale costituito dai coniugi ad eccezione del caso in cui la coppia abbia figli ancora minorenni oppure per casi di utilità ritenuti dal Giudice. Il coniuge divorziato, inoltre, cessa di partecipare all'impresa familiare.
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Quanto spetta di reversibilità alla moglie divorziata?

In particolare, il Tribunale di Roma dopo aver accertato la spettanza in capo ad entrambe le mogli di una quota della pensione di reversibilità del marito defunto, attribuiva alla prima, ossia alla ex moglie divorziata la quota del 70% e alla seconda, ossia la moglie superstite la restante quota del 30%.
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Cosa mi aspetta dopo il divorzio?

Con il divorzio si pone definitivamente fine a ogni tipo di legame tra i due coniugi, cessano quindi l'obbligo di convivenza e di fedeltà. Per quanto riguarda l'assistenza reciproca, invece, i due soggetti potrebbero essere ancora collegati, grazie all'assegno di divorzio.
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Cosa comporta il divorzio rispetto alla separazione?

Mentre la separazione è lo stato che precede il divorzio ed è quindi il periodo in cui i doveri matrimoniali vengono in qualche modo sospesi, con il divorzio viene meno del tutto lo status di coniugi.
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E' meglio rimanere separati o divorziare?



Trovate 42 domande correlate

Quando l'ex marito deve mantenere la moglie?

Quando spetta l'assegno di mantenimento? L'assegno di mantenimento quando il coniuge richiedente ha un reddito più basso di quello dell'ex. La disparità deve essere evidente e non si deve limitare a poche decine o centinaia di euro.
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Quando decade l'assegno di mantenimento per la moglie?

Sezioni Unite Sent. 18287/18), l'assegno divorzile cessa se il beneficiario contrae nuove nozze o se avvia una relazione stabile. Tuttavia, egli potrebbe continuare a percepire una quota “compensativa”, cioè una somma a titolo di ristoro per le occasioni lavorative sacrificate per la cura della famiglia (es.
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Quali sono i diritti di una moglie?

Fedeltà, assistenza, coabitazione. Ma anche diritto a non essere maltrattata, a lavorare, a vedere chi vuole, a decidere per i figli insieme al marito. In teoria, parlare di quali sono i diritti una moglie potrebbe sembrare fuori luogo in una società in cui la parità di sessi è (o dovrebbe essere) un dato di fatto.
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Cosa NON fare prima del divorzio?

Cosa non fare

Non compiere gesti d'impulso, come ad esempio abbandonare il tetto coniugale. Non usare i figli contro l'altro coniuge. Non lasciarti mai e poi mai andare a gesti violenti nei confronti del coniuge. Se hai raggiunto un accordo, evita di cambiare idea in seguito.
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Chi deve pagare dopo il divorzio?

La legge prevede una gerarchia basata sull'intensità del legame personale, per determinare chi debba corrispondere l'assegno di mantenimento. Il coniuge è il primo soggetto obbligato a pagare gli alimenti, anche dopo la separazione. Dunque non si parla di pagamento degli alimenti in caso di divorzio.
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Quando la moglie divorziata non ha diritto alla reversibilità?

il coniuge divorziato riceve dall'ex coniuge defunto l'assegno divorzile periodico. Qualora non dovesse ricevere tale assegno o lo abbia percepito in forma Una Tantum, e quindi in un'unica soluzione, la reversibilità non gli spetta; l'ex coniuge in vita si è sposato di nuovo.
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Quando il coniuge non ha diritto alla pensione di reversibilità?

La reversibilità non spetta in caso di coppia di fatto o coniuge che contrae nuove nozze (in questo caso, viene liquidata una somma una tantum pari a due mensilità).
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Quando non si ha diritto alla pensione di reversibilità?

Se il titolare della pensione è il coniuge divorziato, in caso di nuove nozze perde il diritto alla pensione di reversibilità e non ha diritto all'assegno una tantum. I conviventi di fatto non godono degli stessi diritti delle coppie eterosessuali né di quelle omosessuali che hanno sottoscritto un'unione civile.
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Chi tiene la casa in caso di divorzio?

Il principale criterio di assegnazione della casa coniugale è la eventuale presenza di figli. La giurisprudenza ha chiarito più volte che, in caso di separazione o divorzio, la casa coniugale viene assegnata al coniuge che convive con i figli.
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Quando la casa non spetta alla moglie?

Alla moglie non spetta qualsiasi casa ma esclusivamente quella che, al momento della separazione, era la dimora abituale della famiglia. Il giudice non può assegnare all'ex moglie la seconda casa, la casa per le vacanze o un altro immobile.
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Cosa succede se uno dei due non vuole il divorzio?

In assenza di accordo, resta comunque la strada della separazione giudiziale. Per cui, di fronte al coniuge che non vuole separarsi, l'altro potrebbe rivolgersi al Tribunale per richiedere la separazione giudiziale.
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Chi chiede prima il divorzio?

Generalmente, nella coppia, è la donna che chiede la separazione per prima.
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Quanto tempo ha il marito per lasciare la casa?

Insieme al titolo si può notificare al coniuge l'atto di precetto, che consiste nell'intimazione a lasciare la casa entro dieci giorni.
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Quali sono i doveri di un marito verso la moglie?

L'art. 143 del c.c. stabilisce che dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione.
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Quando l'ex marito si risposa?

Subito dopo che venga emessa e registrata la sentenza definitiva di divorzio, l'uomo può a tutti gli effetti nuovamente ed immediatamente convolare a nuove nozze, mentre la donna dovrà attendere che trascorra un periodo di 300 giorni.
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Chi vuole la separazione ha diritto al mantenimento?

Il mantenimento è un diritto che spetta al coniuge con il reddito più basso e che necessita di un supporto economico in caso di separazione.
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Come evitare di pagare il mantenimento alla moglie?

Rinuncia all'assegno da parte del beneficiario

Si realizza quando il coniuge che ha diritto al mantenimento, rinuncia all'assegno. Lo fa formulando una dichiarazione attestante la propria indipendenza economica e la volontà di non pretendere il versamento di alcuna somma a titolo di mantenimento.
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Come si calcola l'assegno di mantenimento alla moglie?

Per una migliore comprensione, facciamo un paio di esempi. Se tu guadagni 2100 € al mese (al netto di tutte le spese) e la tua ex moglie riesce ad arrivare a 400 € mensili, i conteggi daranno i seguenti risultati: (2100 €/3)-400 €=700 €-400 €= 300 €, senza la casa. (2100 €/4)-400 €=525 €-400 €= 125 €, con la casa.
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Quando non si ha più diritto all assegno divorzile?

L'ex coniuge abbia determinato la fine del matrimonio a causa di un tradimento. Infatti, quando ci si trova nel caso di divorzio con addebito, il coniuge che abbia tradito causando così la fine del legame matrimoniale, non ha alcun diritto di percepire l'assegno divorzile.
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