Quando si possono chiedere alimenti?

Le condizioni per ottenere il mantenimento
L'assegno di mantenimento, che dopo il divorzio viene chiamato assegno divorzile, è dovuto se esiste disparità economica tra i due ex coniugi e se chi tra i due ha un reddito inferiore non sia in grado di mantenersi in modo autonomo.
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Quando si ha diritto agli alimenti?

Chi si trova in stato di bisogno e non può provvedere al proprio mantenimento, ha diritto di richiedere gli alimenti, ossia una prestazione economica di tipo assistenziale alla quale sono tenuti il coniuge e i parenti più stretti in forza del vincolo di solidarietà familiare (art. 438 comma 1 c.c.).
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Chi può chiedere gli alimenti?

In mancanza dei figli, l'obbligo degli alimenti ricade sui nipoti, vale a dire sugli altri discendenti. Se il coniuge, i figli o i discendenti prossimi non ci sono o non possono provvedere al mantenimento del parente bisognoso, lo stesso può chiedere gli alimenti ai propri genitori, anche adottivi.
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Quanto deve dare un padre per il mantenimento di un figlio?

– in presenza di un solo figlio: circa il 25 per cento del reddito; – in presenza di due figli: 40 per cento del reddito; – in presenza di tre figli: assegno pari al 50 per cento del reddito.
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Quando il marito deve pagare gli alimenti?

Diritto agli alimenti

Ancora, l'art. 156 del Codice civile dispone che, al momento della separazione, qualora uno dei due coniugi non abbia adeguati redditi propri, e la separazione non sia a lui addebitabile per colpa, il giudice può stabilire che l'altro coniuge gli corrisponda un assegno di mantenimento.
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Il MANTENIMENTO è sempre un diritto? | Avv. Angelo Greco



Trovate 40 domande correlate

Quando la moglie non ha diritto al mantenimento?

L'assegno di mantenimento non è dovuto quando il coniuge meno abbiente abbia le risorse sufficienti per rendersi autonomo. Ad esempio, un'insegnante che riceve mensilmente uno stipendio di 1.500 euro, nonostante l'ex marito sia molto più ricco di lei, non ha diritto al contributo mensile.
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Quando la moglie perde il diritto al mantenimento?

La Cassazione, negli ultimi 2 anni, si è espressa più volte sulla questione stabilendo che, nel caso in cui la nuova relazione del coniuge beneficiario sia stabile e duratura, l'assegno di mantenimento non deve più essere corrisposto.
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Quando il figlio non ha diritto al mantenimento?

Infatti, il dovere di mantenimento dei figli maggiorenni da parte dei genitori viene a cessare anche quando il figlio mantiene uno stile di vita sregolato oppure non si impegna a cercare un impiego stabile o anche nell'ipotesi in cui frequenta l'università ma senza impegno e di conseguenza senza profitto.
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Come si determina l'assegno di mantenimento per i figli?

Secondo le tabelle giurisprudenziali del tribunale di Milano, il padre, in presenza di un solo figlio, dovrebbe versare un assegno mensile di mantenimento pari al 25% circa del reddito (€ 300,00 / € 400,00).
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Su cosa viene calcolato il mantenimento?

I criteri di calcolo dell'assegno di mantenimento dei figli

il tenore di vita da lui goduto durante il matrimonio dei genitori; i tempi di permanenza presso ciascuno dei genitori; la valenza economica dei compiti domestici e di cura assunti dai genitori; le loro capacità economiche.
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Quali sono le cause per alimenti?

COSA E'
  • Il coniuge;
  • i figli, anche adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi;
  • i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi; gli adottanti;
  • i generi e le nuore;
  • il suocero e la suocera;
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Che differenza c'è tra assegno di mantenimento e alimenti?

Il mantenimento ha lo scopo di consentire all'altro ex coniuge di continuare a condurre lo stesso tenore di vita che aveva quando era sposato; gli alimenti, invece, sono un contribuito versato ai familiari più stretti che versano in uno stato di bisogno.
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Quali sono le cause di alimenti?

Gli alimenti sono dovuti “in proporzione del bisogno di chi li domanda e delle condizioni economiche di chi deve somministrarli” (art. 438 codice civile). Il giudice determina il quantum dell'obbligo alimentare, considerate diverse circostanze, sia oggettive che soggettive.
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Chi non paga gli alimenti va in galera?

Una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione (Cass., sent. n. 22398 dell'8 giugno 2022) ha stabilito che non pagare il mantenimento o l'assegno di divorzio è reato, ma che la pena non deve necessariamente essere quella della reclusione.
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Quando gli alimenti non sono dovuti?

Secondo i giudici, i figli perdono il diritto al mantenimento sia quando raggiungono una loro indipendenza economica, sia quando, superata una determinata età, siano ancora disoccupati, con la stessa rapportata al tipo di percorso di studi che ha prescelto.
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Quando un padre non paga gli alimenti?

In pratica solo nel caso in cui il genitore obbligato si trovi nell'impossibilità di provvedere al mantenimento del proprio figlio, nè riesca a recuperare diversamente le somme dovute agendo nei confronti del genitore inadempiente oppure del suo datore di lavoro, può rivolgersi ai nonni.
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Cosa comprendono gli alimenti per i figli?

Le spese comprese nell'assegno di mantenimento sono: vitto, abbigliamento, contributo per spese dell'abitazione, spese per materiale scolastico di cancelleria, mensa, medicinali da banco, spese di trasporto urbano (tessera autobus e metro), carburante, ricarica cellulare, uscite didattiche organizzate dalla scuola in ...
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Quanto mi spetta di mantenimento?

In base a queste considerazioni, se si ha uno stipendio netto di 1200 euro, l'importo che si deve versare come assegno di mantenimento potrebbe essere compreso tra i 240 e i 480 euro al mese. Se la media è del 25%, quindi possiamo considerare su uno stipendio di 1200€ un assegno mensile di 300€.
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Quanti giorni a settimana spettano al padre separato?

Il diritto di visita, infatti, non si stabilisce in modo numerico, del tipo: se il bambino sta 5 giorni con la mamma, necessariamente esiste il diritto del papà a trattenere con sé il figlio per un tempo pari ad altri 5 giorni.
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Quanto dura l'obbligo di mantenere i figli?

Come è stato sopra esposto – nell'analisi del diritto positivo in materia – nel nostro ordinamento non esiste un limite di età prestabilito oltre il quale il genitore non è più tenuto provvedere al mantenimento dei figli.
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Quando cessa l'obbligo di mantenere i figli?

Più specificatamente, l'obbligo al mantenimento si interrompe pertanto quando il figlio raggiunge un'autosufficienza economica tale da provvedere autonomamente alle proprie esigenze di vita in modo stabile con un lavoro non precario corrispondente alle sue aspirazioni (Corte di Cassazione, sentenze n. 27377/2013 e n.
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Quanto tocca alla moglie di mantenimento?

Esempio di Calcolo Assegno Mantenimento

- con assegnazione della casa coniugale: assegno pari a circa 1/4 del reddito del coniuge obbligato (cioè da € 300,00 a € 400,00 circa); - senza assegnazione della casa coniugale: assegno pari a circa 1/3 del reddito del coniuge obbligato (cioè da € 400,00 a € 535,00 circa).
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Quando non è dovuto il mantenimento?

In linea generale, l'obbligo di mantenimento viene meno quando il figlio maggiorenne sia autosufficiente economicamente, ossia nel momento in cui svolga una professione, corrispondente alle competenze acquisite nel percorso di studio e in linea alle condizioni di mercato, tale da ricavarne un reddito sufficiente per ...
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Chi vuole la separazione ha diritto al mantenimento?

Il mantenimento è un diritto che spetta al coniuge con il reddito più basso e che necessita di un supporto economico in caso di separazione.
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Cosa spetta alla moglie casalinga in caso di separazione?

Secondo una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione del 09/02/2020 n. 6519, la casalinga ha diritto all'assegno di divorzio se per anni ha favorito la carriera del coniuge dedicandosi alla cura della famiglia e la formazione del patrimonio comune.
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